Prove su strada

Questi sono i pick-up che possiedo o ho posseduto per lunghi periodi, e che quindi conosco molto bene.

Bartolini V88D

Di Marzio HS-2

Di Marzio PAF 

Di Marzio Steve's Special

Di Marzio Tone Zone 

Fender Strato '65

Lindy Fralin

Seymour Duncan '59

Seymour Duncan Screamin' Demon Trembucker George Linch

Nota sui files audio

 

 

 

 

Bartolini V88D

Si tratta della versione "ponte" del V88C Bartolini, sostanzialmente un PAF con qualche avvolgimento in più che gli da circa il 20/25% di uscita in più. Un pickup davvero mozzafiato. Il suono è indescrivibile, ogni nota richiama una cascata di coriandoli luccicanti, praticamente un diluvio di armoniche. Ogni bending è una coltellata, secondo me è il massimo del suono "bello". Entusiasmante anche da splittato, riesce ad emulare bene lo spirito strat. Naturalmente non è eccessivamente potente, sconsigliato per il metal, si adatta a tutto il resto.

ascoltalo normale ascoltalo splittato su una D'Agostino al ponte

 

Di Marzio HS-2

È un humbucker le cui bobine, anziché essere affiancate, sono sovrapposte, quindi ha le dimensioni di un single-coil. Progettato per avere un suono Strato vintage, però senza rumore e con un po’ più di "birra". La mia chitarra, con un regolare humbucker al ponte e l'HS-2 al manico, è diventata versatilissima, consentendomi di avere un suono "tosto" al ponte e uno cristallino, molto Strato, al manico. Particolarità dei sovrapposti: da splittati suonano più forte che accoppiati, e anche molto meglio. Naturalmente, non splittati, il rumore a 60 Hz sparisce, ma il suono peggiora, perde cristallinità. Se lavorate in sala con un tecnico rompipalle che non sopporta i rumori, sono ideali, dal vivo splittateli e non ve ne pentirete. È uno dei pick-up preferiti da Eric Johnson, che naturalmente lo usa splittato. Attenzione: essendo sovrapposto, prendete bene le misure: è leggermente più alto di un classico single, potrebbe essere necessario "scavargli la fossa", specie quando vanno montati senza battipenna, direttamente sul corpo, ma per le Strato asmatiche o per i cloni ne vale decisamente la pena.

 

Di Marzio PAF.

È un PAF, cos'altro dire? Il suono che abbiamo sentito mille volte, pienissimo sui puliti, definito sui distorti, anche se non molto brillante. Rende abbastanza bene anche splittato, anche se il rumore è anche lui "definito". Il classico pickup "universale", chi vuole la stessa base con un po’ più di modernità farebbe bene a rivolgersi alle innumerevoli variazioni sul tema. Vedo bene un PAF classico al manico accoppiato con qualcosa di più pompato al ponte.

 

Di Marzio Steve's Special

Lo avevo comprato (in quanto fan di Petrucci…) per sostituire lo Screamin' Demon. Lo avevo già montato in precedenza sulla chitarra di un amico, collegandolo al mio amplificatore di casa, restando sorpreso dalla bellezza, pienezza e definizione del suono. Una volta montato sulla mia chitarra e collegato al mio rack, notai subito, rispetto allo Screamin', una maggiore difficoltà a ricavare gli armonici, che ritengo basilari per la musica che faccio. Il perché è presto detto: andando a guardare la curva di equalizzazione fornita dalla Di Marzio, si vede che è un pickup tagliatissimo sui medi. Il suono rimane meraviglioso, ma Petrucci mi deve guardare negli occhi e dirmi se lo usa davvero. Consigliatissimo per chi se ne frega degli armonici (io intanto son ritornato allo Screamin'…)

 

Di Marzio Tone Zone

Eccone un altro tostissimo. Quando da soli attaccherete la chitarra con un suono high-gain direte "E' lui!" e gli prometterete amore eterno. Le vostre convinzioni forse verranno un po' a cadere quando suonerete con la band. Infatti si perde un po' nel mix (almeno in un mix fatto di batterista e bassista "pestaroli" come i miei...), ma e' un po' il problema di tutti i pick up non particolarmente sparati su una determinata frequenza. Si pone ad ogni modo ai vertici per il suo suono possente, mi ha colpito particolarmente sui bassi molto "stomacali". In definitiva direi che chi fa prevalentemente ritmiche hard, specie se a base di bicordi, non ha una alternativa migliore; anche chi esegue lavori solistici senza avere la pretesa di avere un suono particolarmente focalizzato su una data frequenza, ma ben distribuito su tutta la gamma, si trovera' a suo agio. Data la sua completezza armonica potrebbe ben figurare anche al manico, ma non l'ho provato.

 

Fender Strato '65.

Altro non sono che i pickup che ho sulla mia Strato. Sinceramente non so se potrà mai essere possibile replicarne il suono… Hanno una particolarità: penetrano nel mix a qualsiasi volume, nessuno ti copre, con altre chitarre devi alzare, alzare… e spesso non basta: devono abbassare gli altri. Il suono al manico con un buon chorus è semplicemente commovente, sui classici lick blues e rock non ha rivali. Quello che questi pickup non sopportano sono i suoni high gain, diventano confusi. Vengono valorizzati al massimo dagli ampli Fender, valvolari, naturalmente…

 Lindy Fralin.

Ritengo debbano essere uno standard su Strato e Tele che si ritengano "serie". A parte la cura nei dettagli, dalla scelta del tipo di filo delle bobine, al numero di spire, alla tecnica di avvolgimento, ai conduttori telati, c'è da considerare IL SUONO. E voglio considerarlo prescindendo da quanto sia uguale o meno  ai suoni dei pickup degli anni d'oro; io monto i Fralin sia sulla Telecaster che sulla Strato-Master, che sono le chitarre che adesso uso di più, e quindi una ragione ci sarà, sono in assoluto le chitarre più emozionanti che ho; se proprio devo fare un confronto tra la resa della '65 e la resa della Strato-Master dico che la '65 ha senz'altro un carattere più bluesy, la Strato Master è decisamente più pompata, per ottenere gli armonici non fatico più che con gli humbucker.

Seymour Duncan '59

Ecco un altro PAF. A differenza del Di Marzio, questo l'ho montato al ponte su un corpo in tiglio. Si tratta della versione PA-TB1; PA sta per "Parallel Axis", sarebbe a dire che anzichè avere i poli normali, cioè rotondi, ogni polo è suddiviso in due barrette che dovrebbero stare ai lati della corda, evitando così cadute di volume durante i bending. Il sitema funziona abbastanza bene. Quanto al suono, l'ho trovato meno bello del Bartolini, anche se montare un PAF su un corpo in tiglio è diverso che montarlo su uno in mogano. Direi che il mogano "è la morte sua", e del resto un pick up così pieno di armoniche "scintillanti" compensa alla grande il suono "brown" del mogano. Rimane comunque un "must" per gli esteti del suono classico, ottimo per il rock blues e per la musica melodica (non è un'offesa, anzi ...). Evitatelo se sparate 500 note a battuta, bisogna avere il tempo di gustare lo sviluppo di ogni nota; fateci lunghi bending e darà il meglio.

 

Seymour Duncan Screamin' Demon Trembucker George Linch.

Si tratta del mio pick-up principale, lo uso da svariati anni, lo sostituirò quando ne troverò uno migliore. Non è molto potente, quindi il suono è accettabile anche da pulito. Trovo che abbia pochissimi bassi, cosa che si può correggere sui puliti con adeguata equalizzazione. Sui distorti è inarrivabile: pienissimo di armonici e molto definito, aggressivo. Ideale per il rock, anche duro, si adatta al blues, ma bisogna calare decisamente il guadagno. Splittato non lo utilizzo quasi mai da solo (se non sulle ritmiche a bicordi, ma leggermente giù di volume per un suono crunch), ma in posizione 2 del selettore, accoppiato al centrale, assume un che di fenderistico, che è poi quello che tutti cerchiamo in questa posizione. Si sposa perfettamente col TBX, se lo si sa usare. Mooooolto raccomandabile, moooolto caro.

ascoltalo su una strat HM al ponte

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